Orario:
Lunedì a domenica 08:00 a20:00 hrs
Direzione:
Reddito a 6 Km. all'ovest del paese di Santa Fe
Telefono:
Email:
Prezzo:
3 cuc
A circa 17 chilometri di Nueva Gerona e situata nel chilometro 2,5 della strada La Union, poco prima di arrivare a Santa Fe, si localizza questo bosco qualcosa più di 15 ha. attraversato per il ruscello Los Almácigos.
Ci sono attestazioni che questa zona era stata il primo insediamento pinero, alla fine del secolo XVIII e della prima chiesa in Isla de los Pinos. Di lì, partirono i colonizzatori quando fondarono il villaggio di Santa Fe, in 1809.
La sua attrattiva fondamentale lo costituisce la gran varietà di piante che lì esistono in tanto poco spazio e soprattutto, con un gran percento di esotismo e di una straordinaria bellezza, appropriato per lo spargimento di persone di tutte le età.
La sua origine sale da 1902, quando una coppia di cittadini nordamericani si stanziò nella zona, con l'obiettivo di introdurre e valutare specie esotiche di alberi portati di tutto il mondo, creando uno dei paraggi più straordinario dell'Isola, dove si alberga quasi una ventina di uccelli, tra le quali predominano il tordo, il pappagallino e lo zunzuncito.
Cominciarono a seminare piante di differenti specie, molte di esse portate al territorio per via marittima ed aerea. Lei, Helen Rodman era naturalista e loro, Harry Sanford Jones, biologo, ambedue di Chicago, Illinois.
Essi lavorarono insieme per trasformare questo posto in un vantaggioso giardino botanico, per lui quale riceverono l'aiuto del Dipartimento di Agricoltura dell'USA attraverso il Dr. David Fairchild chi apportò gran varietà di semi col proposito di studiare l'adattabilità di quelle specie al clima tropicale.
I risultati furono sorprendenti. In alcuni anni arrivò ad essere il secondo Giardino Botanico creato nel paese, assolo preceduto per quello di Cienfuegos. In 1947, Núñez Jiménez lo battezzò come il "Paradiso pinero" per le sue caratteristiche.
La tranquillità del posto, unito alle sue attrattive fecero un posto per il riposo molto utilizzato per chi accorrevano a ricevere i benefici delle sorgenti delle acque minatori medicinali che germogliano nel vicino paese di Santa Fe. Si trasformò in destino turistico di salute per chi dovettero riposare o eliminare lo stress basso la yamagua, il cacao o l'ocuje. Contano che in 1946 fu il posto più visitato dell'Isola.
La Giungla arrivò ad avere una gran varietà di specie di piante. Tra i più notevoli si trovavano: 20 varietà di mango, 10 di canna valorosa, mangostán, palme del cocco, diverse varietà di ocujes ed avocadi; guaiave, caimito, nespolo, pomarrosa, pera "Maraca" o "Tropicale", anarcardio, jagüey, yagruma, tu della Cina, caffè del Brasile, cacao dell'India, scacco matto di Le Ande, carrubo ed altre.
Tuttavia, il più sorprendente di tutti lo costituiva una yagruma, la quale ostentava in due tronchi un nodo in forma di cuore. Battezzata come l'albero dell'amore e che si trasformò in uno dei suoi esemplari più attraenti. È centro di un singolare rituale, dove sono benedetti chi dopo di depositare una moneta all'ombra della floresta, costeggiano la pianta alla ricerca di un desiderio.
Tra la gran diversità di alberi maestosi, si inserisce nell'ambiente bello e rinfrescante la famosa "Cattedrale di Bambúes."
Helen rimase vedova in 1938 e toccata per il misticismo ebbe come incondizionata compagnia da quello momento un majá di Santamaría (serpente) che aggregò fama al paraggio. In 1960, l'anziana morì di forma violenta ed a sua volta gli incantesimi del bosco cominciarono un periodo di franco deterioramento che durò 38 anni, nei quali l'abbandono fu totale. Lo stesso giorno della sua morte, il bosco incominciò a morire la sua vita.
Molti pineros credeva l'avere vista, vestita di bianco con un enorme majá attorcigliato al collo tra le rovine del suo vecchio bungalow di pareti di tavole e soffitto di guano o negli angoli ed ombre di quello bosco che il vento faceva scricchiolare sventagliando i pini ed i bambúes.
La leggenda di molti pineros conta che l'anima adirata dell'anziana vagava per detto bosco tra le sterpaglie trascurate della penumbrosa solitudine, tentando di scacciare i predatori che arrivavano al posto a ritirare quella cappa vegetale che alimentò quello paradiso, disboscarono ceibas e dinamitarono le sue radici, ritirarono piante e ruppero la sua povera appartenenza. Si dice che Helen trattava di difendere, quello che tanto amò e curò vicino a suo marito.
L'erba crebbe ed anche la leggenda.
A partire da maggio di 1998, cominciò un processo graduale di riscatto e recupero della Giungla con fini socioculturali ed educative per gli amanti della natura per l'Impresa Forestale Integrale, installando di fronte al nuovo progetto di riabilitazione al Laureato in Fisica, Tomás Betancourt López.
Azzeccata fu la sua designazione, un professore di fisica convertito a lavoratore forestale. L'aula si trasformò in campo, la piuma o il gessetto per l'ascia, la guataca ed il machete.
Ricevè un piccolo presupposto per pulire e ripiantare il bosco. Tomás insieme a sua moglie pulì, piantò, arò, solcò e seminò. Imparò a mungere vacche ed a condurre a pascolare i montoni. Il corpo lo fu conciato ed il sudore non gli indurì la coscienza, la purificò.
Fabbricarono la casa ed il bosco fu staccandosi da superstizioni man mano che la bellezza germogliava fino a riscuotere la resurrezione del posto. Io lo chiamerei, La Giungla di Jones-Betancourt. A chi merito se lo merita..
Oggigiorno, molte delle specie arboree che lì vivono non hanno potuto essere classificate. Giustamente in queste rarità risiede la singolarità del posto, dichiarata parte della Rete Nazionale di Giardini Botanici.
L'attuale proprietà forestale tratta di riviverla e di immortalare la leggenda del vecchio albero dell'amore, dove si perpetua la passione di Helen e Hary. L'incremento in alberi maderables e da frutta è stato notevole, recuperando molte delle sue piante.
Visitare questo paradiso, è un'esperienza indimenticabile, perché non suolo si tiene contatto diretto con la natura, ma risulta il posto ideale per passare un giorno colmo di pace e tranquillità percorrendo questo splendente giardino botanico tropicale.
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